Siamo delle talpe stordite,
non sappiamo se è primavera o no,
è marzo e fiocca la neve,
è marzo e quel sole non c'è.
Le viole si disegnavano a scuola;
su un libro di storia,
cogliendo quell'attimo di un maestro distratto.
È marzo per aprire l'ombrello variopinto e gelato.
La pioggia era già caduta nella vallata grigia.
Là dove passava il fresco legno,
lontano il pianto.
I fiori fra un po’?
È marzo e le viole?
È marzo e non so se fioriranno le ginestre nella vallata.
È marzo dietro le finestre dell'Italia tutta.
(Posia del 2020 di Elda Chindemi)