Il piccolo Nino

L'acqua lo bagnava,
il fuoco lo bruciava,
l'asfalto lo grattava,
il gatto gli moriva,
la maestra lo castigava,
la mamma gli urlava,
il papà li picchiava,
IL SONNO NON BASTAVA.

Ecco i ricordi del piccolo Nino
che un giorno scomparve
giocando a nascondino.

(Versi di Katia Baldessari)

TRE FIGLIE

M.
Primogenita speciale e fidata,
specialmente tu, fra tutti,
meriti affetto smisurato.
Che possa curarti le ferite
causate dall'aver aperto la strada
nei fitti rovi
degli errori
genitoriali.

R.
Dolce sorriso
incorniciato in
ribelli
capelli
biondi.
Animo sensibile,
non protetto dalla cattiveria del mondo.
Che il tuo amore miracoloso possa aiutare anche te,
oltre che gli altri.

A.
Con le unghie e coi denti
affermi il tuo esserci.
Ma apriti serena ai tuoi meravigliosi sorrisi
e sii qui sorrisi.
È forte quella presenza
ed è la vera te.

(Poesia del 2019 di Luca Martino)

Casamia

Nelle pieghe del tempo
calzini spaiati
sono piaghe d'Egitto
per i miei giorni
turbati.

Negli anfratti nascosti
cassetti disordinati
fagocitano oggetti
mai più ritrovati.

"Che sia fatto ordine!"
grido,
come a darmi un traguardo;
l'orologio risponde
"Domani,
oggi
sei in ritardo".

(Poesia del 2019 di Luca Martino)

Nuovo anelito

A voi,
che scivola estasi grondante
odore sessuale,
effluvi gravidi di reflui e rottami,
plastica invasiva,
dico: - Bene! -

Potessi, dalla cima della Grecia,
urlare,
il maestrale porterebbe il mio
- Ecco...mi! -
ai palazzi di Ulan Bator
e su ali persiane
disperderebbe al vento
l'aria d'un singulto ballerino,
cosa mai fa,
il poeta incarnazione virulenta,
alla cima dei vulcani?!
Spegne lava col suono di violini,
tiene una labile candela,
soffia via un umile - Fui... -

Ma arrogante come il blu,
la sera,
banchiera avida di luci,
reclama a sé il suo grido,
dall'ovest all'est una voce sola
- Il futurismo! -,
graffiamo con tetti d'alluminio
il becero manto delle lune,
porgiamo arie belligeranti,
il fumo dei camini, il rogo, il cappio!
Dai carboni della notte
letame nuovo a concime d'ossa,
riposi stremato da milioni di penne
l'argento sconfitto
- Ahi, la notte si colora... -,
del lamento del Poeta.

Vedo già la marcia stonata,
milioni di stivali, pennacchi,
su per i viali
- Ehi voi, fate strada! -
La baionetta al verso,
affilata, lucida,
che da nere bocche poi si spari fuori,
unisono, compatto,
dalla cima della Grecia
- Io so...no! -
in un sacco di coltelli,
botte di proiettili
su barbieri rattrappiti.

La piazza li accoglierà,
nelle tombe sonnacchiose
dimoreranno all'altare dell'Opera,
alla storia consegnati,
-  Bevete questa cola! -


(Poesia del 2019 di Filippo Di Lella)

Danzando con la notte

La notte ti avvolge con il suo velo,
I tuoi occhi brillano,
pronti a diventare un tutt'uno con la notte,
Fa che questa luce affascinante
Ti guidi nella tua realtà.
La notte sta danzando con le nostre menti,
Le ore non esistono,
Siamo un tutt'uno.
La notte sta danzando con i nostri cuori,
I nostri cuori danzano con la luce della notte.
Il cielo è scuro,
Le stelle sono brillanti,
E tu sei parte del cielo,
Guarda fuori dalla finestra della notte,
E vedrai la tua realtà.

(Poesia di Rosalia Di Vaio)

FIORIRE

Piega la sera la mia voce
a non più esalar note
quando maliziosa m’insinua
un petalo di luna fra le ciglia socchiuse,
tale che alla flebile luce appare,
come figlia della pallida e del mare,
una diafana rara perla
nell’intimo di una conchiglia.

E lì sospesa, in attesa dell’ora,
sfavilla, indugia e oscilla,
tremante stilla che invoca
un altro palpito di ciglia,
per scivolare sulla mia gota
che la condurrà infine sposa
della mia voce schiusa alla vita,
e al tuo nome devota, mia amata.


(Poesia del 2007 di Davide Angelo Salvatore)

MALINCONIA

Pioggia di foglie d’autunno:
rivestono i miei silenzi di cupe armonie;
volteggiano e ridestano i miei pensieri assopiti,
danzano con loro melanconiche melodie.

In quel languore che si espande,
d’un tratto, prende forma la mia illusione:
miraggio sfumato impregnato di colore
che vibra riflesso negli occhi del mio stupore.

È qui la vita, non altrove!
In questo cielo silenzioso
che sovrasta il mio sentire,
che accarezza i miei giorni e che li lascia morire.

Qui rimane, senza posa,
quella fiaba deliziosa che narrava
dentro un canto del mistero del rimpianto
che sconvolge i sogni miei, ora che piango…

E mi chiedo se ancora si può amare
quando anche gli alberi piangono
e questi occhi che stillavano sensazioni
non restano altro che freddi giacigli
dove un tempo risiedeva l’emozione.


(Poesia del 2007 di Davide Angelo Salvatore)

Sentimenti

Non so
se la luna
ha sentimenti
ma so
che la vita
è tutta
un sentimento

Fervori
di sentimenti
che fanno palpiti
di luci assonnate
nel viaggio
oscuro
della morte.

(Posia del 1985 di Roberto Luzi)