Sasso e fionda

Inatteso sorgesti
deposta l’attesa
e volto di moneta
per carezze mendicanti.

«Scava flauti nelle mie ossa»:
dissi, e il dire risuonò
alla caviglia del danzare
sinché il corpo non riempì la stanza
come l’incendio.

Sasso mi scelse la fionda
per il suo vasto non esserci.

Dal guardarti
scende una mano in preghiera con l’altra:
crescere mi rapina
se ti fa piccolo una distanza.

(Poesia del 2012 di Cristian Bonomi)

Rivelazione di un poeta

Io non sono la pagina e non sono il testo,
non sono la penna che la mano regge
e non sono l'inchiostro che per il foglio cammina.
Non sono la sbavatura né la cancellatura.
Non sono la punteggiatura.
Io sono il capoverso
e lo spazio bianco intorno alle parole.

(Poesia di Luca Bellomo del 2014)

Se tu vorrai

Se tu vorrai sarò sempre tuo
in quel letto così bianco e duro
in quel silenzio così profondo ed oscuro
Se vuoi sarò tuo come mi sveglio al mattino
pieno di ansia e paura
Sarò tuo perché in questa sofferenza
ho il tempo di assaporare il tuo odore
Se vuoi potrò essere l’ombra della tua ombra
Solo se tu vorrai potrò sorridere

         A quel frutto d’amore
         che oggi non conosco
         ma che sento come ad una mamma
         come a mia madre

Se tu vorrai potrò guardarmi allo specchio
con  fierezza ed allegria
Potrò appoggiare questi miei pensieri
sul tuo pavimento
sentendo il brivido della tua esistenza
Se tu vorrai potrò guardare al futuro
con occhi diversi
Se tu vorrai anch’io potrò giurare
davanti a Lui di amare
ciò che mi regalerai
e ti assicurò che ci sarò

       Con tutta la forza
       che la rabbia mi darà
       fino a toccare il sole sopra verdi prati
       fino a far diventare quella finestra chiusa
       un orizzonte rosa che inebria

Se tu vorrai potrai apparirmi
meno lontana più mia
Se tu continuassi la tua strada io ci sarò
Se tu non vorrai io morirò

(Poesia di Salvatore Carrara)

Espirazione

Espiro.
Una scia sfreccia salendo dal basso verso l'alto su tutta la mia sensibile epidermide arricciando i peli e rischiarando la mia fangosa mente.

In quell'istante un silenzio che mai completamente tace riecheggia per tutta la stanza galoppando il ticchettio dell'orologio.

I pensieri saltano li sento bruciare sulla tempia destra, e creano un formicolio intorno che si disperde ai miei occhi come sabbia al vento.

Palpita come il cuore la testa sentita ascoltando la respirazione perdendosi poi in tutt'altro.
Mai completa attenzione.
Fango eco palpitio pesante,
Distrazioni.
Meglio, se riprendo, un po' d'aria,
Respiro.

(Poesia di David Quintarelli)

Frammenti Vitrei

Linguaggio Ermetico. Chiuso.
Lingue, ridotte
all'estetismo.
Superficialità inumana.
Guardami ora
dentro uno schermo.
Ed Infrangilo!

(Poesia di David Quintarelli)

Cantastorie

parlo di storie astratte.
Senza protagonisti né svolgimenti,
ma di pensieri e logicanze,
di problemi e soluzioni.
Ogni pensiero ha un carattere oltre ad un aspetto,
ogni problema vive attraverso un antagonista che lo sostenta,
ogni parola è una favola raccontata nella notte,
ogni lettera, i suoi insegnamenti.
ed io,
come narratore non sono nessuno
e non posso fermare tutto ciò.
Racconto quello che i miei occhi non vedono,
che le mie orecchie non sentono,
Ma che la mia mente...
... Assapora

(Poesia di David Quintarelli)

Velocità

                 Fascio di luce,
                 occhi.
                 Ombre distese,
                                         proiettate sul cemento.
                Bagliore,
                              cecità,
                 non riuscire,
                 non capire,
                 non osservare oltre il proprio palmo.
                 Incomunicabilità.
                 Lingue tagliate, orecchie strappate.
                 Un uomo guarda un altro e piange cremisi.
                gesti         inutili
        linguaggio        inesistente
                 incomunicabilità.

(Poesia del 2014 di David Quintarelli)

Le grida della Mente

Il mio cuore è stanco,
non più s'illude della bontà umana,
non più cerca riparo nell'odio.
E piange lacrime, mentre il suo battito
scandisce il ticchettio
del quadrante della vita.
Il mio cuore è un pendolo che oscilla,
tra muscoli e sentimenti,
tra sensi ed emozioni.
Sussulta,
quando sente l'eco delle grida
della Mente.
Urla a sua volta,
quando s'infrange e si ricompone.
Ed ogni volta, disperde una parte di sé nel mondo,
che si unisce
agli infiniti frammenti di ogni essere vivente.
Dai piedi della Galassia,
fino agli abissi del Cosmo.
E

vivrà
per
sempre.

(Poesia di David Quintarelli del 2014)

L'orma della luce cinerea

Ed io ti guarderò da qui.
vedrò il tuo mondo sgretolarsi,
diventare un'orma
                             lasciata sul terreno.
Sarà il tuo segno,
                            la cenere nella sabbia,
dal corpo,
               alla cenere.

I peschi intanto fioriscono, e tu, nella terra umida
ai loro piedi
                  diventi il pasto del destino,
che si sbeffa e si compiace,
agisce,
ma non pensa,
che le nostre gesta saranno ricordate.

Fato, ricordati che dell'uomo sei figlio,
partorito
dalla nostra mente in cerca di risposte,
per troppe domande.

Il caso, non pensa alle sue azioni,
ma mi cullo nelle sue onde...
...e la mia barca è la volontà.
Così, tra le braccia di Morfeo,
accarezzato mi allievo,
mentre lascio le mie impronte,
ed attendo la mia cenere.

...Nel frattempo,
                         ti guardo da qui.

(Poesia del 2014 di David Quintarelli)

Via Premuda 4

Una gerbera illumina la stanza.
Fa capolino da un bicchiere, vaso improvvisato.
Lei si sveglia e lo trova lì, che la sta guardando.
È l'ultima immagine di quando si era addormentata sudata e felice.
Un bacio e si alza
accende la tv
mentre il profumo del caffè avvolge tutto lei balla felice.
Saltella come una bambina
una principessa senza tempo
che vorrebbe fermare il tempo.
La magia è dentro e intorno a loro
l'amore è nella gerbera, nel profumo di caffè, nel ballo, negli sguardi così assetati di vita.
Qualcosa di eterno li ha travolti
non importa quanto vivrà la gerbera, non importa quanti giorni e quante notti vivranno insieme, separati, vicini, lontani, tristi, allegri.
Capelli bianchi incorniceranno il volto di un vecchio che al risveglio avrà davanti agli occhi il volto di un'anziana donna che da giovane ballava felice.
Le rughe solcheranno il viso di una donna che quando si addormenta sente lo sguardo di lui, a proteggere ogni sua notte.

(Poesia di FragolAmara)

A mio padre Migratore

Piove,
odore di terra mi sale alle narici
echi lontani mi sfiorano alle spalle
voci amiche, risate fanciullesche
tempi passati,                          
ove poco mi rendeva felice.
Si alza il vento
e tutto porta via.
Ricordi, odori, sensazioni
il volto di mio padre
ed una lacrima mi segna il viso
a rammentarmi che lui vive in me.

Oh migratore,
so che prima o poi
tu dovrai tornare,
ma se la strada dovresti smarrire
stai sicuro che io
ti verrò a cercare.

(Poesia di Luca Sabatti)