Frammenti Vitrei

Linguaggio Ermetico. Chiuso.
Lingue, ridotte
all'estetismo.
Superficialità inumana.
Guardami ora
dentro uno schermo.
Ed Infrangilo!

(Poesia di David Quintarelli)

Cantastorie

parlo di storie astratte.
Senza protagonisti né svolgimenti,
ma di pensieri e logicanze,
di problemi e soluzioni.
Ogni pensiero ha un carattere oltre ad un aspetto,
ogni problema vive attraverso un antagonista che lo sostenta,
ogni parola è una favola raccontata nella notte,
ogni lettera, i suoi insegnamenti.
ed io,
come narratore non sono nessuno
e non posso fermare tutto ciò.
Racconto quello che i miei occhi non vedono,
che le mie orecchie non sentono,
Ma che la mia mente...
... Assapora

(Poesia di David Quintarelli)

Velocità

                 Fascio di luce,
                 occhi.
                 Ombre distese,
                                         proiettate sul cemento.
                Bagliore,
                              cecità,
                 non riuscire,
                 non capire,
                 non osservare oltre il proprio palmo.
                 Incomunicabilità.
                 Lingue tagliate, orecchie strappate.
                 Un uomo guarda un altro e piange cremisi.
                gesti         inutili
        linguaggio        inesistente
                 incomunicabilità.

(Poesia del 2014 di David Quintarelli)

Le grida della Mente

Il mio cuore è stanco,
non più s'illude della bontà umana,
non più cerca riparo nell'odio.
E piange lacrime, mentre il suo battito
scandisce il ticchettio
del quadrante della vita.
Il mio cuore è un pendolo che oscilla,
tra muscoli e sentimenti,
tra sensi ed emozioni.
Sussulta,
quando sente l'eco delle grida
della Mente.
Urla a sua volta,
quando s'infrange e si ricompone.
Ed ogni volta, disperde una parte di sé nel mondo,
che si unisce
agli infiniti frammenti di ogni essere vivente.
Dai piedi della Galassia,
fino agli abissi del Cosmo.
E

vivrà
per
sempre.

(Poesia di David Quintarelli del 2014)

L'orma della luce cinerea

Ed io ti guarderò da qui.
vedrò il tuo mondo sgretolarsi,
diventare un'orma
                             lasciata sul terreno.
Sarà il tuo segno,
                            la cenere nella sabbia,
dal corpo,
               alla cenere.

I peschi intanto fioriscono, e tu, nella terra umida
ai loro piedi
                  diventi il pasto del destino,
che si sbeffa e si compiace,
agisce,
ma non pensa,
che le nostre gesta saranno ricordate.

Fato, ricordati che dell'uomo sei figlio,
partorito
dalla nostra mente in cerca di risposte,
per troppe domande.

Il caso, non pensa alle sue azioni,
ma mi cullo nelle sue onde...
...e la mia barca è la volontà.
Così, tra le braccia di Morfeo,
accarezzato mi allievo,
mentre lascio le mie impronte,
ed attendo la mia cenere.

...Nel frattempo,
                         ti guardo da qui.

(Poesia del 2014 di David Quintarelli)