2020

Venti di morte

venti che chiudono porte

venti di speranza

venti di noncuranza

venti di altruismo

venti di menefreghismo

venti di attesa

venti di intesa

venti di solitudine

venti che superano l'inquietudine.


Venti di malattia

venti di anarchia

venti di coviddiciannove

venti di "guardo altrove"

venti di "non tocca a me"

venti di "è toccato a me"

venti di "guardiamo al domani"

venti di "non arriveremo a domani"

venti di anomali eventi

venti di venti.


Venti venti.


(Poesia del 31.12.2020 di Luca Martino)

Poterti donare

Se sono stata bene
anche per te è una scelta
potermi rendere stella
tra le stelle.

Sempre di neve il cuore
che so tu scioglierai
magari prima di Natale
al primo campanello.

Ma devo spostare
le lancette del sogno
per affrettare intanto
il tuo ritorno.

(Poesia del 2020 di Agnes Moreno)

NATALE 2020

È pur sempre Natale

in tutti i presepi gloriosi ed impazienti.

É pur sempre Natale 

in tutti gli abeti esuberanti.

È pur sempre Natale 

in tutti i bambini acclamanti.

È pur sempre Natale

negli occhi che riflettono

lucine colorate.

È pur sempre Natale

in tutti i pensieri di speranza.

È pur sempre Natale

in tutti i brindisi alla serenità.


(Poesia del 2020 di Alessia Vita)

L'anelito della vita

Sento il calore delle tue labbra
La loro delicatezza, la loro gentilezza
Quando accolsero le mie
Facendomi sentire per la prima volta
A casa mia.

Nel silenzio della notte
Riesco ancora a sentire la tua voce.
Ma essa lenta si allontana
Come un dolce canto di sirena.

Poi, mi sveglio
E non si ode più nulla.
Fuori è così buio, il cielo piange
E le sue lacrime riflettono le mie.

Anche se mi sento perduto,
Il cuore batte ancora forte.
Nel sogno trovo la vita,
Nella realtà la morte di essa.

Le stelle indicano la via,
Mutando questi versi in prospettive.
Che cos'è d'altronde la follia
Se non un urlo disperato d'amore?

Ognuno brucia la sua vita e soffre per
Il desiderio del futuro,
Per il disgusto del presente:
Il tempo è il nostro bene più prezioso.

Dunque aspetto qui da solo,
Nutrendomi con l'anelito
Di libertà, di speranza
Che possa salvare l'umana sorte.


(Poesia di Nicola Barbarisi)

La delicata mano

E subdola
E sporca
Cinque dita di verme
Si sono mosse
Lungo la coscia destra
Poi lungo il fianco
Salendo fino al seno
Sento
Tremo
Mi lamento
Ma la mano
Mi tappa la bocca
E dentro
In fondo
Nella gola
Urlo.

(Poesia del 1989 di Agnes Moreno)

Scelte e strade

Stesse strade,
Ma nessuna destinazione.
Stesse domande,
Ma nessuna risposta.

Molte sono le strade che ci ritroviamo nella vita,
Molte sono le possibilità di trovare quelle sbagliate,
Poche sono le possibilità di trovare quelle giuste,
Ma la scelta di queste ultime sta sempre in mano nostra.

Scelte che possono essere giuste o sbagliate,
Scelte che portano sempre a qualcosa,
Scelte che hanno sempre delle conseguenze,
Scelte che a volte facciamo inconsapevolmente.

Certe scelte siamo obbligati a farle,
Altre le facciamo per vedere il sorriso sul volto dei nostri cari,
Certe le facciamo seguendo l'esempio di altre persone,
Ma poche sono quelle che facciamo dopo una riflessione.

Chissà dove portano le scelte fatte in passato,
E chissà dove porteranno le scelte presenti.
Chissà se troveremo la destinazione,
E chissà se troveremo le risposte.


(Poesia del 2020 di Karanjot Kumar)

'O core

'O core è 'na strana bestia
sta là silenzioso, quieto
comm si nun te vulesse disturbà
se nun ce pienz, te scuorde perfino r'o tené

Poi a 'nu tratto succere qualcosa
'nu sguardo, 'na voce, 'nu suspiro
a capa vulesse ragionà
ma iss s'é già destato

E accummencia 'a tarantella, è 'na musica a festa
'nu tamburo ca vulesse fa sapé a tutto o munno
ca iss è 'nnammurat, ca vulesse ascí r'o piett
pe vasà chella vocca bella

Ma so' guaie si nunn'o può accuntentà
Torna subito silenzioso, Te leva 'o respiro
Addevient nemico suoje, se vulesse vendicà
'o core è ‘na strana bestia

Te po' da 'a vita e t'a po' levà


(Poesia del 2017 di Fulvio Mammone)

Rinascita

Sedevo alla finestra, il dolore muto.
Ascoltavo le rondini riecheggiare volteggiando
in spirali tortuose e arabeggianti,
mentre io rimanevo vuota come un sacco tagliato
dietro il vetro, le mani a conca sul viso.
Non seppi come, ma il sole mi brillò da una fessura delle dita
e mi rischiarò il volto, timido.
Fece capolino su tutti i capelli e mi colorò d'oro,
che quasi non potetti non alzare gli occhi e guardare.
Sembrava spingermi con il suo raggio fulmineo
a guardare la maestosità del suo cielo,
a respirare grandi boccate d'aria,
per la mancanza che avevo e il dolore che mi perforava le membra.
Uscii dunque e risanai;
pian piano l'ossigeno mi entrava dentro e riparava
tutto quello che di rotto si era creato
e il cielo mi radiava gli occhi, commistione di luce e azoto
e le rondini mi sorridevano alle orecchie.
Ridiventai integra e compatta, un pezzo senza crepe, ceruleo. 

Il dolore era rimasto
dietro la finestra.


(Poesia di Giorgia Deidda)

M'annullo, d'un inquieto vivere

M'annullo d'immenso,
Dall'ipocrisia degenerante,
Da una falsità inquietante,
Da un dolore dilagante,
D'un vivere inquieto.

(Poesia del 2019 di Fabrizio Sechi)

Quando speravo potesse andare meglio

Scrivere una poesia non è facile  
Non è mai facile  
Esprimere sentimenti, intendo  
Le parole sono pistole prive di sicure  
Ed io non so giostrare con le armi  
Il foglio bianco dà troppe possibilità  
Come sai, tendo a farle sciogliere tra le mani  
Pigrizia, o no? 
Sono cento, sono d’amore, sono per te 
Cento parole, scritte meglio di quanto avessi potuto fare di notte  
Sei in ogni verso  
Lì, un pezzo del tuo corpo tra le righe  
Continua a chiederti le stelle 
Per un altro giorno, altro tempo  
Fino a quando Parigi plasmerà i nostri spiriti  
Forse saró in grado di scriverti una poesia 


(Poesia del 2019 di Anastasia Gallo)

Giorni Festivi

Sono seduta ad un tavolo che non è il mio  
ricoperta da bicchieri, briciole, contorni  
porzioni che non finirò  
Fatico a riempire lo stomaco 
La razzia che vorrei compiere non ha sapore  
Potresti spalancarmi la bocca, per favore 
cerca, dimmi se dentro c'è ancora qualcosa  
Con un filo spinato dovresti allinearmi i denti  
diversi l’un l’altro, puntano direzioni opposte 
Sii prepotente, perché il mio è uno spessore faticoso da dominare  
Conosco una sola stagione  
Non riesco a rompere la quarta parete  
oggi più che ieri, domani se lo chiederai  
Possiedo un paio di gambe che rifiutano di portarmi alla meta  
Siedo sul fondo di una scatola di cartone  
Tento nel darle fuoco, bruciano solo le mie ciglia  
Vedo un corpo legato agli angoli  
Non si modella alle forme  
Non si espone alle assenze, mente alle presenze  
Sottili dita lunghe  
Cosa toccate nel luogo in cui tutto si nasconde? 
Arriverà la morte, ad occhi spalancati  
Ed io avrò crepe sul viso  
Le cosce cedono, la schiena curva, ritroverò il corpo scoperto ai gradi di un cerchio 


(Poesia del 2019 di Anastasia Gallo)

Tu

Nei sogni eri e nei sogni sei rimasta.
Stesso posto e stessa ora,
Un posto speciale dove nessuno può arrivare,
Stesso sorriso e stesso abbraccio.

Dalle Alpi alle coste del Mediterraneo,
Dalle colline ai boschi,
Ti ho cercata ovunque,
Ma non ti ho ancora incontrata.

Magari non siamo destinati a incontrarci,
Oppure è solo questione di tempo.
Anche non dovessi trovarti,
Sappi che nessun'altra potrà prendere il posto dove tu sei.

Alcuni mi considerano noioso,
Altri non mi considerano alla loro altezza,
Per altri nemmeno esisto,
In realtà non sono mai riusciti a conoscermi in profondità.

Ma tu sei una delle poche persone che è riuscita a vedere qualcosa dietro a questi occhi,
Sei una delle poche persone che apprezza i miei pregi e accetta i miei difetti,
Sei una delle poche persone che mi vuole vedere sorridere,
E chissà dove sei in questo momento.


(Poesia del 2020 di Karanjot Kumar)

Marzo 2020

Siamo delle talpe stordite,
non sappiamo se è primavera o no,
è marzo e fiocca la neve,
è marzo e quel sole non c'è.

Le viole si disegnavano a scuola;
su un libro di storia,
cogliendo quell'attimo di un maestro distratto.

È marzo per aprire l'ombrello variopinto e gelato.
La pioggia era già caduta nella vallata grigia.
Là dove passava il fresco legno,
lontano il pianto.

I fiori fra un po’?
È marzo e le viole?
È marzo e non so se fioriranno le ginestre nella vallata.

È marzo dietro le finestre dell'Italia tutta.


(Posia del 2020 di Elda Chindemi)