AAAmici

Verrà il giorno in cui la fortuna ci sorriderà

Verrà il giorno in cui, capelli al vento, cavalcheremo Royal Enfield su strade assolate e desolate, felici come bambini la mattina di Natale

Verrà il tempo in cui il cuore batterà al giusto ritmo della vita

Verrà il tempo in cui un guasto al motore, in pieno deserto, ci sembrerà l'occasione giusta per ridere della nostra comune fortuna

Verrà il tempo della fiducia nel prossimo

Verrà il tempo in cui scommettere sul cavallo sbagliato sarà bello quanto scommettere su quello vincente

Verrà il tempo in cui non ci vergogneremo di ballare sotto la pioggia

Verrà il tempo in cui ricorderemo senza dolore il tempo in cui il futuro ci sembrava un posto bello dove abitare

Verrà il tempo per la nostra saggezza di evolvere verso l'Amore

Verrà il tempo e passerà il tempo, ma noi saremo sempre gli AAAmici con la tripla A


(Poesia del 2025 di Luca Martino)

Silenzio

Ha senso? Assenzio
Bevo per stordirmi un altro po’
Un goccio, quanto basta per stringere la mia verità
Accolgo, addenso
Respingo
Affondo
Un sospiro non basta per fermare il cuore
Tanto quanto cercare nelle crepe del dolore
Ho scelto di sopravvivere senza immedesimarmi nel mio spazio, scivolo via dalle mie ombre
Lontano da quella tortura romantica
I mostri hanno sembianze famigliari
Mi spiano nei miei limiti, invalidano, valicano i cancelli
Le lacrime non bastano, nessuno ascolta
Le urla fanno da prete alle mie preghiere
“Ascoltami”
Ascoltami.

(Poesia di Irene Castiello)

Indifferenza

L’indifferenza
è un'isola piena di larve
proprio là dietro il mondo
dove velano i ragazzi morti
biondi e rossi e mori
colmi di voglie e braccia
stormi di uccelli dipinti
si gettano in picchiata
imparando a cadere
ma a chi importa
ci sono giunchiglie
dove nascondersi
e c'è ancora il sole
grosse ceste di frutta
dondolano dai palmizi
sgocciolano gli ultimi sorrisi
dal sangue ingenuo
eccola l'isola
sospesa tra le nuvole
che a volte appare
e sovente scompare.

(Poesia di Antonio Tammaro)

E ti ripenso

Ti penso
Ma poi
Mi rassegno
Ma l'ossessione
Di te
Non placa!
E quindi
ti ripenso...
È un pensiero
Fisso, costante
Dove il razionale
Nulla può fare
Donde il sentimento
Non trova conforto.

(Poesia del 2023 di Fabrizio Sechi)

Pellegrino

Pellegrino su questa terra,
tu sei l’immagine di un giovane viandante,
libero e felice sempre in cammino.
Sei umile, cerchi sempre il tuo Dio,
anche nelle prove più dure,
quando si nasconde e vuole giocare con te a nascondino.
Come un Santo non smetti mai di invocarlo, lodarlo,
amarlo e adorarlo e, anche con le lacrime,
di ringraziarlo.
È una prova d’amore, che a volte vuole donare il dolce Signore,
alle anime predilette come te, pure di cuore.
Perché vuole essere cercato e trovato,
vuole essere sicuro del tuo amore e consolato.
Superata la prova, e la sofferenza del deserto,
capirai che non ti ha mai abbandonato.
Lo sposo divino, innamorato, nel tuo animo,
torna finalmente a farsi sentire, e il tuo cuore unito al suo torna a gioire.
Sul cammino della vita, incontri Gesù nella gente
di ogni tipo, e allegra e sofferente, da poterle tendere
una mano, dargli una parola di conforto e un sorriso,
è così che cerchi il paradiso.
Ti fai Santo, questo è il tempo che il buon Dio ti ha dato per amare.
Con la fede, le opere, la vita di grazia, e lo devi saper ben sfruttare.
Sai che il sentiero della vita non è mai uguale.
Con semplicità di cuore godi le bellezze del Creatore,
sai osservare e apprezzare ogni cosa, dai fiori, agli animali,
dalle montagne, ai ruscelli, ai mari, e ai tramonti spettacolari.
Perché vedi nella creazione il volto splendente del Signore.
Il cammino luminoso è spesso stretto e spinoso, fatto di
salite faticose e discese divertenti, ma non sei mai solo,
Gesù il tuo Signore, e la tua dolce Mamma Celeste Maria,
ti guidano alla meta Pasquale, dove il volto di Dio potrai
per sempre contemplare.

(Poesia di Franco Balsano)

È forse questa libertà?

ditemi voi che sapete
che avete studiato la storia
è forse questa libertà
che quasi risolve e consola
dove si confondono i proclami
gli schianti dei battiti ai polsi
i sibili radenti alle frontiere
dove si gonfiano bolle di resistenza
per ripetere i giri della morte
in equilibrio tra orditi e ordigni
nell'imbarazzante gioco della sorte

è forse questa libertà
se si sacrificano i ragazzi
si contaminano le radici dall'orlo
si riempiono di inchiostro le fosse
di nero le bandiere delle coscienze
e i sopravvissuti emulano la vita
facendo scorta di belle parole
e si continua a seppellire la pace
come fosse scoria radioattiva
per scongiurare la salvezza?

ditemi voi che ignorate
che non sapete nulla di storia
che amate la terra i fiori l'aria
è forse questa libertà?


(Poesia di Antonio Tammaro)

Biricoccolo

Frutto raro

Rosaceae arbustivo antico tra gli antichi
susincocco dal settecento vivi,
chioma di piramide i tuoi ram fitti e robusti
dalle radici
Fiori a grappoli ti vestono legni i rami
Tra marzo e aprile.

Prunus cerasifera e Prunus armeniaca
rosso scuro agli occhi, vellutato al tatto, rammenti l’albicocco
ma di specie tua vivi, non plagiando.

Gigante di Budrio
Foliage in autunno fronde dentellate recita di zafferano
Frutto rosso vinaccia
Canti soavi
Acidulo, maturo in estate sei buono
Osteggi l’aspro senile umano.

Seme oblungo, sterile, terreno argilloso
Puoi tu ordinar di correr piano, visitar le chiese e pregar rosari,
oh grano calcareo non temi intemperie e venti osceni,
vesuviano aromatico mirabolano.

Intorno è luce senza oltraggio
Ibrido natural susinocco, frutto remoto di franca stirpe
Templare rossa al petto
Toscano attratto in Valdichiana
Richiami a te storia romana.

Al Frutto rassomiglia l’uomo
duro da coltivare, eppur si dolce e squisito,
riguardo famigliare
tra susino mirabolano
pioggia esecra.


(Poesia di Carolina Manfredini)


Giorni che vanno

Son giorni.
Di giorni.
Che vanno.
Gli uomini, nei ricordi, restano in chi resta.
Mentre tutto svanisce.
Tutto si tramanda.
E mentre tutto si tramanda.
Tutto si dimentica.
Siamo foglie di rosa che cadono.
Tutti le guardano.
E mentre il silenzio si ascolta.
Il vento sospira in mezzo a voci, diverse.
Di generazione in generazione.
Dove tutto muore e restano rette, case nuove.


(Poesia del 2020 di Emanuele Guazzo)

Come se fosse Autunno

Passa il tempo.
Sarà come viole.
Il tempo che muore.
Il silenzio che parla.
Parole vuote.
Gettate come assenzio.
Veloce e letale, il veleno che ti uccide.
Eppure è amore!
Tutto questo, mentre l'ennesimo petalo cade.
Eppure mi illudo.
Tanto sarà primavera.
Morirà l'estate.
Sarà Autunno e come un post Inverno ti amerò.
Fa pure che sia una banale festa di Halloween.
Ti coglierò al raccolto.
Sei il tempo della mia vita, che non invecchia.
L'attimo eterno, che seppur io da vecchio.
Colgo.
Giovane ed immortale!
Sei giovane ed eterna.
Consapevole che i tuoi occhi non invecchiano mai.


(Poesia di Emanuele Guazzo)


Piove

Piovono emozioni dappertutto incessantemente!

Sono bagnato, cerco di non scivolare,

trovo un rifugio, aspetto.

Inutile aspettare, le emozioni non aspettano

ti colgono all'improvviso, ti colgono impreparato.

Sono pronto ad affrontarle, chissà quanto il mio cuore resister dovrà?

Ci sono giorni in cui sono felice, altri triste

ma questo non importa.

La vita è fatta di emozioni e voglio viverle fino in fondo.

Tra mille emozioni la più bella sei tu

che riempi d'amore le mie giornate, che mi aiuti a non scivolare

afferrandomi per mano come due piccoli bambini.


(Poesia del 2022 di Fabio Petrilli)