Turbamento

Mi fermo sovente a guardare
l’azzurro del cielo,
le stelle, i monti,
le valli ubertose,
le fragili case dell’uomo.
Mi turba il silenzio dei boschi,
la furia proterva del vento,
la voce possente del tuono,
l’arcano mistero del cosmo.
Avranno mai fine le cose?
La vita che pulsa nel cuore,
la morte che stronca e distrugge,
il lento fluire dell’ora?
Smarrito,
mi sento confuso
anche se parte di questo infinito.

(Poesia di Pasquale Izzo)

Nessun commento:

Posta un commento